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VALICHI ALPINI
Le limitazioni alla circolazione

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DATI SU COMMERCIO E TRASPORTI
DATI NAZIONALI
Istat - Commercio estero extra UE

A settembre 2025 l’Istat ha stimato, per l’interscambio commerciale con i paesi extra UE27, un forte incremento congiunturale per entrambi i flussi, lievemente più ampio per le importazioni (+6,1%) rispetto alle esportazioni (+5,9%).

Nel terzo trimestre 2025, rispetto al precedente, l’export ha registrato una crescita dell’1,8%, sostenuta dalle maggiori vendite di energia (+27,3%), beni strumentali (+6,9%) e beni intermedi (+4,1%). Nello stesso periodo, l’import ha segnato un aumento dello 0,9%, che riguarda tutti i raggruppamenti, tranne l’energia (-5,9%).

A settembre 2025 l’export è cresciuto su base annua del 9,9% (era -7,0% ad agosto) e l’import del 16,9%, nello stesso periodo l’export e l’import verso gli Stati Uniti sono aumentati rispettivamente del 34,4% e del 76,8% su base annua.

Nei primi nove mesi del 2025 l’avanzo commerciale con i  paesi extra Ue è stato pari a +35,1 miliardi di euro, in forte riduzione rispetto allo stesso periodo del 2024 (+45,4 miliardi). (Link)

Istat – Commercio con l’estero e prezzi all’import

Ad agosto 2025 l’Istat ha stimato una flessione congiunturale più ampia per importazioni (-3,7%) rispetto alle esportazioni (-2,7%). La diminuzione su base mensile dell’export è stata dovuta all’ampia contrazione delle vendite verso l’area extra Ue (-7,7%), mentre le esportazioni verso l’area Ue sono cresciute del 2,1%. Nel trimestre giugno-agosto 2025, rispetto al precedente, l’export è cresciuto dell’1,2%, l’import ha registrato una modesta riduzione (-0,3%).

Ad agosto 2025 l’export si è ridotto su base annua dell’1,1% in termini monetari e del 2,8% in volume. La flessione tendenziale dell’export in valore è stata la sintesi di una marcata contrazione per i mercati extra Ue (-7,0%) e di una crescita sostenuta, ma di minore intensità, per quelli Ue (+5,4%). L’import ha registrato una flessione tendenziale del 3,0% in valore, determinata dalla riduzione degli acquisti da entrambe le aree, Ue (-3,0%) ed extra Ue (-2,9%); in volume, le importazioni sono diminuite del 4,1%. (Link)

MASE – Prezzo medio del gasolio

Il prezzo medio del gasolio nella settimana compresa tra il 27 ottobre e il 2 novembre 2025 è stato di 1.632,28 di cui: accise 632,40 e IVA 294,35, registrando un aumento del 23,45% rispetto alla settimana precedente. (Link)

Trading Economics – Prezzo dell’elettricità

L'elettricità in Italia ha raggiunto il valore di 104,89 euro/MWh il 4 novembre 2025, aumentando del 7,77% rispetto al mese precedente e diminuendo del 16,02% rispetto allo stesso periodo del 2024. (Link)

DATI INTERNAZIONALI
Drewry – World Container

L’andamento dei noli marittimi evidenzia che al 30 ottobre 2025 il WCI, riferito ai contaneir di 40 piedi, è stato pari a 1.822$, registrando un incremento del 4% rispetto alla settimana precedente ed una riduzione del 43% rispetto al valore misurato nella stessa settimana del 2024. Nell’ultima settimana sulle principali tratte le tariffe dei noli sono stato sostanzialmente stabili; sono state registrate contrazioni per gli andamenti annuali sulle rotte Shanghai-Los Angeles, Shanghai-Rotterdam, Shanghai-Genoa, Rotterdam-Shanghai, rispettivamente del 50%, 47%, 46%, 15%.  (Link)

Baltic Exchange – Baltic Exchange Dry Index

L’indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie delle navi dry bulk cargo del 3 novembre 2025 è aumentato dello 0,67% rispetto al mese precedente e del 41,56% rispetto all’anno precedente, avendo raggiunto i 1.945$. (Link)

WorldACD – Air Cargo Market Trends

Il trasporto aereo mondiale di merci è aumentato del 4% a ottobre 2025 rispetto a ottobre 2024 ed è diminuito del 2% nella settimana compresa tra il 20 ed il 26 ottobre 2025 rispetto alla precedente. Le tariffe medie mondiali, basate su un mix di prezzi spot e tariffe contrattuali, sono diminuite del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024 ed aumentate rispetto alla settimana precedente ed hanno raggiunto i 2,54 $/kg. (Link)

DATI ECONOMICI
DATI NAZIONALI
Istat – PIL

Nel terzo trimestre del 2025 l’Istat ha stimato che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dello 0,4% in termini tendenziali. La variazione acquisita per il 2025 è stata pari allo 0,5%.

La variazione congiunturale è stata la sintesi di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di una diminuzione in quello dell’industria e di una stazionarietà in quello dei servizi. (Link)

Istat – Inflazione

Nel mese di ottobre 2025, secondo le stime preliminari, l’inflazione, al lordo dei tabacchi, ha registrato una variazione del -0,3% su base mensile e del +1,2% su base annua (da +1,6% nel mese precedente).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è restata invariata a +2,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici ha rallentato (da +2,1% a +2,0%). L’inflazione acquisita per il 2025 è stata pari a +1,6% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una variazione pari a -0,2% su base mensile e a +1,3% su base annua (da +1,8% del mese precedente). (Link)

Istat/Eurostat – Produzione industriale

Ad agosto 2025 l’Istat ha stimato che l’indice destagionalizzato della produzione industriale sia  diminuito del 2,4% rispetto a luglio. Nella media del periodo giugno-agosto 2025 si è registrata una riduzione del livello della produzione dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato ha mostrato  riduzioni congiunturali in tutti i comparti: energia (-0,6%), beni di consumo e i beni intermedi (-1,2% per entrambi i settori) e beni strumentali (-2,2%).

Ad agosto 2025 l’indice generale è diminuito in termini tendenziali del 2,7%, sono cresciuti i beni strumentali (+0,7%) e i beni intermedi (+0,2%); sono diminuiti, invece, i beni di consumo (-2,3%) e in misura più marcata l’energia (-8,6%).  (Link)

Dal confronto con i principali partner europei si rileva un andamento discendente della produzione industriale per tutti.

Istat – Fatturato dell’industria e dei servizi

Ad agosto 2025 l’Istat ha stimato che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, sia diminuito in termini congiunturali dello 0,7% in valore e del 2,0% in volume, registrando dinamiche negative sia sul mercato interno (-0,1% in valore e -1,4% in volume) che su quello estero (-1,8% e -3,1% rispettivamente in valore e in volume). Per il settore dei servizi si è stimata una diminuzione congiunturale dell’1,2% in valore e dello 0,8% in volume, in particolare per il Trasporto e magazzinaggio si è registrato una riduzione dello 0,6% in valore e dello 0,9% in volume.

Nei servizi si sono registrati incrementi tendenziali dello 0,2% in valore (+0,5% per il Trasporto e magazzinaggio) e una diminuzione dello 0,6% in volume (-2,0% per il Trasporto e magazzinaggio). (Link)

Istat – Fiducia delle imprese

A ottobre 2025 l’indice del clima di fiducia delle imprese è aumentato da 93,7 a 94,3. La fiducia è migliorata nel comparto dell’industria e nel commercio al dettaglio mentre è diminuita nei sevizi di mercato. (Link)

Istat – Tasso di disoccupazione

Nel mese di settembre 2025 il tasso di disoccupazione totale è stato del 6,1%. In termini tendenziali (settembre 2025 rispetto a settembre 2024) è stata riscontrata una variazione nulla. (Link)

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